Green Academy for the New Deal

 

In Italia è nata la GR.A.N.D, una Academy di esperti internazionali delle tecnologie e delle pratiche virtuose del Green New Deal sulla scorta dell’esperienza internazionale realizzata da Jeremy Rifkin con la creazione del Third Industrial Revolution Global Consulting Group, una squadra di esperti dedicati alla missione di elaborare dei Master Plan di Terza Rivoluzione industriale per la decarbonizzazione del Territorio e la diffusione della Sharing Economy, che ha elaborato i Master Plan a San Antonio Texas, Stato di New York, Monaco, Utrecht, Roma Capitale, Alta Francia, Regione metropolitana di Rotterdam e L’Aja, Lussemburgo, ed ha attualmente in corso di pianificazione per la regione di Bratislava e le Fiandre, anche in Italia è stato costituito un Gruppo di Esperti per la Terza Rivoluzione Industriale (TIGER).

La GRAND, ideata dal nostro centro studi europeo, si renderà disponibile per amministrazioni virtuose ed aziende che vogliano accelerare la transizione verso la Terza Rivoluzione Industriale e quel Green New Deal delineato da Jeremy Rifkin nel suo ultimo libro, come il processo in grado di garantire la transizione rapida e efficace verso un futuro sostenibile e equo.

 
 
Il Green New Deal è stato indicato come strategia fondante della Commissione Europea dalla sua nuova presidente ursula von der Leyen nel suo discorso inaugurale e nella introduzione alla strategia della nuova Commissione il giorno 11 dicembre 2019 al Parlamento Europeo quando la Presidente paragonò il Green New Deal per l’europa a quello che ha rappresentato, in quanto sfida epocale, l’uomo sulla luna per gli USA. Si tratt infatti di pianificare e mettere a regime un nuovo modello economico in grado di approfittare della maggiore efficienza e dei più bassi costi marginali dell’energia rinnovabile, dell’economia circolare, della economia della condivisione e della manifattura digitale con sistemi additivi, per creare una nuova dinamica di sviluppo ad altissima intensità occupazionale. 
 

La GRAND aiuterà gli enti locali, le aziende, le associazioni di impresa, di Istituti di Credito, di Università e enti di ricerca a elaborare speditamente piani territoriali per un Green New Deal ispirato alla visione espressa da Jeremy Rifkin nel suo più recente lavoro, il Green New Deal Globale.

Il Green New Deal implica profonde trasformazioni economico sociali che non si limitano alla sola transizione energetica e alla lotta al cambiamento climatico ma comportano anche una nova strategia di crescita economica e occupazionale e la redistribuzione della ricchezza. Sulla base delle proposte formulate dalla Commissione Europea con la sua Comunicazione COM (2019) 640 – The European Green Deal, è possibile ipotizzare otto linee principali su cui strutturare un ambizioso piano di azione per trasformare il territorio e la società:

1 Obiettivi climatici ambiziosi;

2 Sovranità energetica con approvvigionamento da fonti sicure, pulite ed economiche;

3 Economia circolare nella produzione e nei consumistici;

4 Efficientamento energetico e materiale nell’edilizia;

5 Risanamento dell’ambiente e bonifiche dei territori inquinati;

6 Protezione degli ecosistemi e della bio diversità;

7 Promozione di una agricoltura sana, post carbon, di filiera corta per la sovranità alimentare;

8 Accelerazione verso una mobilità sostenibile elettrica e a idrogeno da fonti rinnovabili;

Ognuno di questi settori deve presuppone un approccio sistemico basato su quattro elementi trasversali, interconnessi e interdipendenti per accelerare la transizione verso un nuovo modello economico economico sostenibile e giusto. I quattro elementi, identificati da Jeremy Rifkin nel suo ultimo lavoro, “IL GREEN NEW DEAL GLOBALE” e ripresi nella sistematica della Comunicazione della Commissione, sono

1) FINANZIAMENTO DELLE TECNOLOGIE DEL GREEN NEW DEAL

2) COINVOLGIMENTO SOCIETÀ CIVILE

3) RICERCA E SVILUPPO E FISSAZIONE NUOVI STANDARD

4) PARTNERSHIP INTERNAZIONALE

L’Academy per il Green New Deal si ripropone di aiutare gli enti locali, le autorità preposte e gli operatori di ogni settore a introdurre tutti gli elementi del piano europeo per il Green Deal a livello territoriale tramite il contributo di esperti per ognuno dei settori di cui sopra, sia di provenienza accademica, soprattutto in collaborazione con la Sapienza, che dal mondo professionale.

Come insegna Rifkin, nella Terza Rivoluzione Industriale cambiano totalmente i paradigmi della pianificazione economica che non sono più ispirati alla pura logica del profitto del capitalismo finanziario tradizionale, ma piuttosto a una economia sociale di mercato nella quale emergono nuove figure professionali (da noi ancora inesistenti) che danno vita a quello che Rifkin chiama il Commons collaborativo.

Qualunque amministrazione pubblica che voglia avviarsi su quest percorso virtuoso dovrà necessariamente ripensare la sua organizzazione interna e la sua governance adattandosi ai nuovi obiettivi TRI. Ad esempio, come è stato fatto nel Nord Europa in applicazione dei Master Plan locali, creare delle strutture interdipartimentali  superando l’obsoleta ripartizione fra attività produttive, ambiente, agricoltura , energia etc. ad esempio creando assessorati o dipartimenti nuovi  per:

Transizione energetica  e edecarbonizzazione (che provveda alla creazione delle comunità dell’energia e alla introduzione del modello energetico rinnovabile distribuito)

Economia Circolare (che provveda alla realizzazione dell’intera filiera del riciclo a livello locale, le banche del riuso, i distretti manifatturieri additivi, il compostaggio sociale, l’eliminazione delgi imballaggi a perdere etc.

La Sovranità alimentare e la filiera corta (che provveda al incoraggare i prodotti di filiera corta locale, a diffondere la vendita diretta tramite GAS e anche tramite la diffusione di piccoli esercizi etc)

Queste nuove figure professionali ineriscono a nuovi metodi di produzione industriale additiva e leggera piuttosto differente dalla obsoleta industria pesante sottrattiva e dissipativa, nuovi servizi legati alla economia verde e alla sharing economy, nuove catene del valore miranti più alla creazione di capitale sociale che di capitale finanziario, nuove intermodalità di trasporto sostenibile, nuovi criteri abitativi e nuove forme di comunicazione legate alla sensoristica e all’internet delle cose.

Alla fine del 2023 il Direttore Marco Sambati ha iniziato un percorso di implementazione indipendente dal nostro centro studi europeo con coordinatore scientifico il prof. Livio de Santoli.