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Foligno, aspetti critici dell’opera strategica “Asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione”

Staff Cetri by Staff Cetri
Gennaio 17, 2024
in News, technology
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Foligno, aspetti critici dell’opera strategica “Asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione”
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Riceviamo dalla Consulta per la Mobilità Sostenibile, per l’Ambiente e la Sicurezza stradale della città di Foligno e pubblichiamo con grande piacere la documentazione sulla Variante Intermedia Sud – Aspetti Critici, basati sul Studio preliminare di Fattibilità. Un particolare ringraziamento al nostro delegato regionale Umbria, dott. Francesco Bartoli.

OGGETTO: Opera strategica “Asse viario Marche-Umbria e Quadrilatero di penetrazione”. Allaccio S.S. 77 S.S.3 a Foligno e collegamento con la SR 316 (ex SS 316). (ex sublotto 1.4 del maxi lotto 1) – denominata intermedia sud.

Premesso che nel contesto dell’urgente necessità di una transizione ecologica, ogni scelta urbanistica richiede una valutazione approfondita delle sue implicazioni ambientali e sociali. L’idea di costruire una nuova strada non può prescindere dal contesto più ampio della sostenibilità e della mobilità responsabile. In un’epoca in cui le sfide legate al cambiamento climatico e alla preservazione delle risorse naturali sono sempre più evidenti, dobbiamo considerare attentamente alternative più ecosostenibili e inclusive.

La costruzione di una nuova arteria stradale inevitabilmente comporterebbe la perdita di prezioso suolo, aggravando il problema dell’uso non efficiente del territorio. Ciò andrebbe contro gli sforzi necessari per preservare e rigenerare gli ecosistemi, così come la biodiversità locale. Inoltre, l’incremento del traffico veicolare causerebbe un aumento delle emissioni inquinanti, contribuendo ulteriormente al riscaldamento globale e compromettendo la salute pubblica.

In questo contesto, esistono alternative che possono soddisfare le esigenze di mobilità senza compromettere l’ambiente e il benessere della comunità. Investire in soluzioni di trasporto pubblico efficienti e accessibili potrebbe ridurre significativamente la dipendenza dalle auto private. La promozione di infrastrutture ciclopedonali sicure e ben integrate potrebbe incentivare uno stile di vita più attivo e sostenibile. Inoltre, la riqualificazione e l’ottimizzazione delle infrastrutture esistenti potrebbero contribuire a ridurre il traffico, migliorando al contempo l’efficienza del sistema di trasporto.

È fondamentale considerare approcci innovativi e orientati alla sostenibilità nella pianificazione urbana. Le decisioni riguardanti la mobilità devono tener conto della necessità di preservare gli ecosistemi, promuovere la salute pubblica e migliorare la qualità della vita delle persone. Una nuova strada potrebbe sembrare un’opzione convenzionale, ma è nostro dovere esplorare e adottare alternative che promuovano un futuro più ecologicamente sano e socialmente equo per tutti.

Ciò premesso ci poniamo due quesiti ai quali vorremmo avere delle risposte per inquadrare meglio la realizzazione di questa imponente opera per il futuro della città di Foligno.

  1. Questa opera, a suo tempo definita “STRATEGICA” ed inserita nel Piano Regolatore del 1997, Lo è ancora?  Fra l’altro non ha collegamento diretto né alla SS 77 e né alla SS 3.
  2. Prevedendo una spesa, ai costi attuali di 62 milioni di Euro, non sarebbe opportuno verificare di nuovo l’analisi dei flussi attuali e futuri del traffico leggero e pesante per renderla effettivamente la migliore soluzione per la Città?

Passiamo agli aspetti critici generali:

  • Strada di categoria C destinata al traffico pesante a scorrimento veloce (90 km/h), diversa da quella prevista dal Piano Regolatore ancora in vigore e che convoglierà il traffico pesante intorno all’ospedale. Questa opera sarà delimitata da guard rail e su essa potranno circolare solo determinati veicoli (no biciclette, no ciclomotori, no mezzi agricoli senza targa ecc.).
  • Cosi configurata divide e isola tutte le frazioni a sud di Foligno, in quanto potrà essere attraversata solo usando le complanari realizzate appositamente, e con fasce di rispetto e distanze fra le rotatorie incongruenti alla norma della categoria.
  • Un’ opera economicamente impegnativa, che a nostro parere risulterà dannosa per l’Ambiente, per la Sostenibilità e per l’Agricoltura,  e altera l’armonia paesaggistica di tutte le frazioni a sud di Foligno.

Passiamo agli aspetti critici particolari partendo dalla rotatoria del McDonald’s sulla SR 316:

  • La nuova ciclabile appena inaugurata lo scorso 27 luglio 2023, che dovrebbe arrivare in futuro a Fiamenga, dovrà essere soppressa o modificata perché potrà superare la variante solo con un sovrappasso o sottopasso, così come per la ciclopedonale denominata “la Tronca” e per quella di “Casone”. (vedi Zona 1)
  • La stessa rotatoria del McDonald’s è già oggi congestionata dal traffico in varie ore del giorno, per cui farvi confluire tale variante porterà ad una ulteriore “congestione”; (vedi Zona 1)
  • La rotatoria prima dell’ospedale verrà tolta e la viabilità sarà obbligata ad andare a destra verso la rotatoria di Fuksas, ciò comporterà che per arrivare all’entrata principale dell’ospedale si dovrà fare oltre un km in più arrivando in viale Arcamone dalla rotatoria di Fuksas e dalla complanare che verrà appositamente realizzata con lo smantellamento degli “orti sociali” ivi ospitati; (Vedi Zona 1)
  • I numeri civici della via Mons. Luigi Novarese, e che hanno appena ricevuto l’autorizzazione ad accedere non potranno più farlo, con evidenti danni per i residenti. (vedi Zona 1)
  •  Tutti i residenti che abitano le zone di Santo Pietro, Maceratola e Cave per arrivare in bicicletta o a piedi in città dovranno passare sulla Ciclopedonale della “Tronca”, ma i ciclomotori non potranno e quindi dovranno raggiungere la SR 316 e rientrare da Viale Firenze o da ponte San Magno, sempre che questo rimanga carrabile; (vedi Zona 2)
  • La ciclopedonale della “Tronca” verrà proiettata a circa 9 metri di altezza con delle rampe di oltre cento metri a monte ed a valle della variante; (vedi Zona 2)
  • La frazione di Cave, avrà il nuovo ponte sul Topino, con una campata di oltre duecento metri supererà il fiume e le strade, ma per potervi accedere dovranno andare per la viabilità esistente o a Maceratola, o a Corvia, attraversando Ponte San Magno costringendolo a rimanere carrabile; (vedi Zona 2)
  • Anche nella frazione di Corvia nasceranno problemi per quelle abitazioni che oggi hanno accesso direttamente alla strada, ma avranno il vantaggio di avere complanari ridotte al minimo. Sarà da capire come verranno raccordate le Ciclopedonali esistenti; (vedi Zona 2)
  •  
  • Da Corvia inizia quello che a nostro avviso potremmo definire “lo squarcio del verde agricolo di pregio”, in quanto il tracciato invece di ricalcare le strade interpoderali  dei fondi agricoli esistenti li taglierà diagonalmente costringendo i coltivatori a percorrere la viabilità ordinaria tra le case con aratri ed altre attrezzature agricole, con enorme disagio e pericolo per i residenti e per coloro che si troveranno a passare in quelle strade; (vedi Zona 3)
  • In questa zona alcune case, per raggiungere le complanari di accesso alla variante, dovranno fare lunghi percorsi aggiuntivi sulla viabilità ordinaria; (vedi Zona 3)
  • Nella rotatoria di Sterpete non è previsto il collegamento con via Case vecchie; (vedi Zona 3)
  • Arrivati alla zona di Casone, c’è il collegamento ciclopedonale tra il centro di Foligno e la ciclovia Assisi – Spoleto che verrà anch’esso proiettato in alto a 9 metri come già per la Tronca; (vedi Zona 4)
  • Sempre nella zona di Casone si pone la questione dell’accesso al Biodigestore che non è stato previsto pur essendo oggetto di grande traffico pesante;(vedi Zona 4)
  • Giunti alla Rotatoria in zona Enel, la strada taglierà terreni industriali di valore ed andrà poi a finire in Via delle Industrie creando una nuova rotatoria al fianco della superstrada rendendo difficoltoso l’accesso delle aziende della zona; (vedi Zona 4)
  • In ultimo la zona dello svincolo con la Flaminia, già oggi molto congestionata per la presenza dei centri commerciali, raccoglierà il traffico pesante in uscita dalla Flaminia stessa per usare la nuova Variante creando ancor più CAOS. (vedi Zona 4)

Considerando tutto quanto sopra espresso, pur chiedendo una razionalizzazione dei flussi del traffico cittadino, riteniamo la categoria della strada da realizzare non adeguata alle vere esigenze della nostra città.

Firmato

Legambiente Foligno e VdT
F.I.A.B. Foligno
Associazione Festival delle Città Accessibili
CETRI – TIRES Umbria

Gennaio 2024

Staff Cetri

Staff Cetri

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