Solo un forte sentimento identitario nei confronti del proprio quartiere può spingere due cittadini cosentini a confrontarsi con il proprio architetto di fiducia e a convincerlo a trasformare un loro desiderio in un progetto: un’ idea per la realizzazione di un “manufatto iconico” che rappresentasse il loro quartiere e che testimoniasse un tributo al loro luogo del cuore ma anche il profondo senso di appartenenza al territorio dove sono nati e cresciuti.

I due cittadini in questione, il presidente Francesco Mauro e il fondatore Mario Zafferano dell’Associazione Kiri da Massa, cosentini doc, nati nel quartiere della Massa hanno quindi incaricato l’architetto Domenico De Rito a “disegnare l’idea” per un manufatto che potesse divenire il simbolo, il logo, del loro Quartiere la Massa nel centro storico di Cosenza.

Il quartiere in oggetto, secondo la narrazione verbale degli anziani, deve il suo nome alle grosse pietre, alle masse, trasportate dal fiume Crati le quali nel tempo costituirono un argine in quel luogo che in precedenza era chiamato “Borgo dei Pignatari” probabilmente per la presenza delle botteghe artigiane che producevano manufatti in argilla, reperita nelle vicinanze. Questo quartiere conserva le testimonianze più antiche della storia della Calabria nel Museo dei Brettii e degli Enotri diretto dalla Dott.ssa Marilena Cerzoso e le belle architetture della Chiesa di Sant’Agostino, dell’Istituto della Monaca Santa e il sacrario dei Fratelli Bandiera.

Durante la piacevole intervista e dopo un ampio confronto, l’architetto cosentino Domenico De Rito ci informa sugli elementi architettonici che compongono il progetto per il manufatto. Nulla di meglio che un masso di reventino proveniente dalla Sila, avrebbe potuto rappresentare il quartiere storico della Massa mentre l’acciaio corten, dove alloggia il masso, materiale sostenibile, riciclabile e cromaticamente contestualizzato in un centro storico con la sua ruggine sta a raccontare il passare del tempo.

E poi … la cromia della pavimentazione ecocompatibile di “Terra Solida” ci riporta al colore dell’argilla del fiume ed ai manufatti che i pignatari creavano nel borgo. Tutti questi elementi afferiscono all’identita’ del quartiere. Anche la luce, creata dal proiettore in acciaio corten con adeguata angolazione e’ calda e con sistema crepuscolare, racconta l’opera creando una suggestiva visione del manufatto, dall’imbrunire all’alba.

L’opera complessivamente per l’Amministrazione Comunale di Cosenza ha avuto costo zero, poiche’ e’nata dall’amore profondo di un gruppo di cittadini che ha messo a disposizione gratuitamente la propria professionalità, i materiali e la mano d’opera per la realizzazione del manufatto. L’ idea e’ di Francesco Mauro e Mario Zafferano, progetto e direzione lavori sono dell’architetto Domenico De Rito, la pietra e’ stata donata da Industrie Graniti Compar, le opere in acciaio corten sono state realizzate da Profilsider f.lli Zicarelli, le opere edili da Bernardo Persia.
Work in progress… I lavori procedono alacremente; gli abitanti del quartiere passano, curiosano, fanno domande per capire meglio cosa sta accadendo ed esprimono argute considerazioni. Attendono l’ufficialita’ della data per l’inaugurazione dell’opera per festeggiare, con il proverbiale spirito di accoglienza, il nuovo arrivato alla Massa.
Cosenza, 14 luglio 2025