Martedì 16 dicembre, il Parlamento Europeo dovrebbe dare il via libera all’accordo raggiunto con i governi dell’UE per ridefinire gli obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità e due diligence per le imprese.
In base all’intesa raggiunta con gli Stati membri il 9 dicembre 2025, solo le imprese dell’UE con una media di 1.000 dipendenti e un fatturato annuo netto superiore a 450 milioni di euro dovranno presentare relazioni sulla sostenibilità sociale e ambientale. Lo stesso obbligo si applicherà alle imprese non appartenenti all’UE che generano oltre 450 milioni di euro nell’Unione. Le imprese con meno di 1.000 dipendenti potranno quindi rifiutarsi di fornire informazioni di rendicontazione oltre quanto previsto da linee guida volontarie.
Solo le imprese di dimensioni molto grandi, con più di 5.000 dipendenti e un fatturato annuo netto superiore a 1,5 miliardi di euro, saranno tenute a svolgere attività di due diligence volte ad individuare e affrontare gli impatti negativi delle proprie attività sui diritti umani e sull’ambiente. Secondo le norme aggiornate, le imprese che commettono violazioni degli obblighi riguardanti il dovere di diligenza saranno responsabili dei danni causati a livello nazionale, anziché a livello dell’UE, e saranno soggette a sanzioni inferiori.
Le norme aggiornate sulla sostenibilità fanno parte del pacchetto di semplificazione “Omnibus I” della Commissione. Presentata nel febbraio 2025, l’iniziativa mira a ridurre la burocrazia e a facilitare il rispetto delle norme in materia di sostenibilità per le imprese, rafforzando così la competitività dell’UE. Il Parlamento aveva già approvato il posticipo delle date di applicazione delle due normative.
Votazione martedì 16 dicembre alle ore 12:30 con procedura legislativa ordinaria, accordo in prima lettura (votazione finale) e Conferenza stampa alle 15:00. Per ulteriori informazioni: Iter legislativo (EN)








