“Il settore chiede di razionalizzare le norme in attesa del testo unico”
“Per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione previsto dal nuovo PNIEC ai fini del clima e dell’autonomia energetica, occorre incrementare gli impegni assunti dall’Italia sulle fonti rinnovabili. Al primo trimestre del 2024 ci sono oltre 1.700 MW di progetti fotovoltaici, che nonostante abbiano ottenuto parere positivo dal MASE, sono pendenti al CdM e altri 2.900 MW ca in attesa del parere MiC. Così non si accelera la transizione energetica”. Lo ha detto il portavoce dell’Alleanza per il fotovoltaico, Andrea Cristini, intervenendo in audizione sul Piano nazionale energia e clima 2030 nelle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera.
“Nel primo trimestre del 2024 erano quasi 1000 i progetti fotovoltaici in attesa di essere processati dalla Commissione VIA, per un totale di circa 40GW. Di questi 1/4 dei progetti è bloccato in verifica amministrativa, mentre la restante parte è in istruttoria tecnica- ha spiegato Cristini. – Il blocco più evidente si rileva al momento del rilascio del parere del Ministero della Cultura. Il 90% dei progetti che hanno ricevuto la VIA positiva dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, riceve poi parere negativo dal MiC, il che porta i progetti in Cdm, facendo divenire ordinaria e quindi con un passaggio obbligato dell’iter autorizzativo, una procedura che invece è straordinaria.
Occorre maggiore concertazione tra i ministeri”. Secondo l’Alleanza per il Fotovoltaico “occorre quindi razionalizzare e standardizzare le norme che regolano il settore, con particolare riferimento agli impianti fotovoltaici, e redigere un testo unico autorizzativo per impianti a fonti rinnovabili”.