venerdì, Maggio 9, 2025
CetriTires
  • HOME
  • COMITATO SCIENTIFICO
  • PROGETTI
  • TAVOLI TECNICI
  • AMMINISTRAZIONI LOCALI
    • Patto dei Sindaci
  • G.R.A.N.D.
    • GR.A.N.D. Academy
    • La Terza Rivoluzione Industriale
    • Master Plan di Roma
    • Master Plan Nord – Pas de Calais
    • The Third Industrial Revolution
  • DIRETTIVO
  • CERCA
No Result
View All Result
  • HOME
  • COMITATO SCIENTIFICO
  • PROGETTI
  • TAVOLI TECNICI
  • AMMINISTRAZIONI LOCALI
    • Patto dei Sindaci
  • G.R.A.N.D.
    • GR.A.N.D. Academy
    • La Terza Rivoluzione Industriale
    • Master Plan di Roma
    • Master Plan Nord – Pas de Calais
    • The Third Industrial Revolution
  • DIRETTIVO
  • CERCA
No Result
View All Result
CetriTires
No Result
View All Result
Home Uncategorized

Taxi a idrogeno: comincia la diffusione in Germania e in tutta Europa.

Angelo Consoli by Angelo Consoli
Febbraio 26, 2023
in Uncategorized
0
585
SHARES
3.3k
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter
 
25 taxi a idrogeno con l'impegnativa 
e accattivante scritta FREENOW si 
muovono da  qualche giorno per le vie 
di Amburgo
Sono i primi taxi a idrogeno
in Germania ma non in Europa. Infatti 
oltre all'ormai nota cooperativa di 
Radio Taxi Parigini Hype, in Europa 
sono attivi già da  molti anni taxi a 
idrogeno in molte città.
Il mercato europeo dei taxi a idrogeno sta diventando sempre più competitivo, 
con la società francese Hype, che li ha sviluppati a Parigi dal 2015, tra i 
primi. Il perchè di questa scelta è ben spiegato nel sito web della società parigina 
dove si legge "I veicoli elettrici a batteria, infatti, richiedono un tempo di
ricarica significativo, non sempre compatibile con i vincoli di un utilizzo 
intensivo e casuale da parte dei professionisti, in particolare di alcuni taxi 
urbani. L'idrogeno è una delle soluzioni immediatamente disponibili e adatte alla 
mobilità intensiva. Il veicolo elettrico a idrogeno che non emette né rumore né 
inquinamento, ma solo vapore acqueo, si ricarica in 3-5 minuti e garantisce 
un'autonomia di 500 e 700 km. Il veicolo elettrico a idrogeno viene utilizzato 
esattamente come un veicolo termico e consente ai tassisti di andare a zero 
emissioni senza modificare le proprie condizioni di lavoro."

Il governo francese aveva già annunciato che circa il un terzo (31%) delle 
emissioni di gas serra in Francia proviene dal traffico e in particolare quello
cittadino. Per questo nasce il progetto di taxi a idrogeno Hype. 

"L'idrogeno fornisce una reale efficienza operativa per usi intensivi casuali 
come i taxi", dice il CEO di Hype,  Mathieu Gardies in un'intervista.
Nel 2015, Gardies ha avviato la sua attività a Parigi, sviluppando una flotta di 
taxi alimentati da una cella a combustibile alimentata a idrogeno. Dal punto di 
vista delle prestazioni, questi taxi possono competere con i motori a combustione
in quanto possono percorrere 500-700 chilometri prima di aver bisogno di una 
ricarica, operazione che richiede solo cinque minuti.
Il CEO ha anche installato una stazione di ricarica a Parigi che offre il 
cosiddetto "idrogeno blu", il che significa che la sua produzione emette CO2, 
che viene catturata, immagazzinata e riutilizzata. Oggi, "tutte le capacità 
produttive in cui investiamo sono la produzione di idrogeno verde" generato 
dall'elettrolisi dell'acqua da energia rinnovabile, ha aggiunto Gardies.

https://media.licdn.com/dms/image/C4E22AQEw04qpcuiLrw/feedshare-shrink_800/0/1653040662773?e=2147483647&v=beta&t=Y8_bIdUDu64WKP0KcU8GGzw3qVk-qoJ7xIppaGtJDz0Nella regione dell'Ile-de-France, entro giugno 2023, Hype spera di ordinare 
una dozzina di stazioni dai suoi partner, con una capacità di una tonnellata 
al giorno di idrogeno verde prodotto localmente. Per quanto riguarda 
la flotta di taxi, dovrebbe superare i 700 veicoli a idrogeno entro il 2022.
Una stazione ogni 150 chilometri
Oltre ad adottare una strategia nazionale 
per l'idrogeno decarbonizzato, 
la Francia ha recentemente approvato una 
legge che rende obbligatorio il 
rinnovo delle flotte di oltre 100 unità con una quota di veicoli a basse 
emissioni. Ciò equivale al 10% della flotta entro il 2025 e al 35% entro il 2029,
sia elettrica che a idrogeno.
A livello dell'UE, la proposta di regolamento sulla realizzazione di 
infrastrutture per i carburanti alternativi prevede la creazione di stazioni 
di rifornimento di idrogeno ogni 150 chilometri entro il 2025 sulle strade 
principali.
Questi incentivi incoraggiano progetti di flotte di taxi a idrogeno, che si 
stanno diffondendo in tutta Europa. La Clean Hydrogen Partnership, che riunisce 
la Commissione europea, le industrie delle celle a combustibile e dell'idrogeno 
e una comunità di ricercatori, ad esempio, ha lanciato diverse iniziative come 
Zefer, un progetto per distribuire 180 veicoli elettrici a celle a combustibile 
a Parigi, Londra e Copenaghen.

"L'idrogeno è il carburante ideale per i taxi a causa del lungo raggio, dell'uso
 intensivo e del breve tempo di ricarica", ha affermato Bart Biebuyck, CEO di 
Clean Hydrogen Partnership.
https://www.journalgeneraldeleurope.org/wp-content/uploads/2021/02/Bart-Biebuyck-HR-ID-2911092optimised.jpg
Bart Biebuyck Presidente della Clean Hydrogen Partnership

Altre flotte di taxi a idrogeno sono state lanciate in tutta Europa.

Green Tomato Cars, gestisce una flotta di 50 veicoli a Londra, e Driver, 
gestisce una flotta di 100 taxi a idrogeno a Copenaghen. Sono esempi ricordati 
da Lionel Boillot, project manager della Clean Hydrogen Partnership.

Secondo lui,  il successo di questi progetti e dovuto alla "simultaneità tra il
dispiegamento dell'infrastruttura dell'idrogeno e la diffusione dei veicoli".
In effetti questo circolo vizioso per cui la mancanza di infrastruttura di rifornimento 
impedisce il mercato delle auto a idrogeno e a sua volta la mancanza di auto a 
idrogeno impedisce la diffusione dei distributori di idrogeno, è l'ostacolo 
principale per la transizione. Per questo è notevole lo sforzo fatto dalla Toyota 
di spezzare questo circolo vizioso immettendo sul mercato il modello a idrogeno
Mirai, nella speranza che questo avrebbe determinato i proprietari di infrastrutture di rifornimento 
a investire nei distributori di idrogeno. Ma lo sforzo di privati lungimiranti come la Toyota, 
non sufficiente a coprire i costi di questa transizione. Anche il pubblico deve
fare la sua parte, e in questo senso la strategia europea che intende finanziare i primi distributori di idrogeno 
nei Paesi dove questi sono ancora a assenti, è determinante. 
Un esempio di collaborazione fra pubblico e privati (l'ormai celebre tripla P delle 
Partneship Pubblico Private) è dato dalla Clean Hydrogen Partnership dell'UE, 
un'impresa pubblico-privata, che ha lanciato il suo primo invito a presentare 
proposte su 41 temi di ricerca relativi  all'idrogeno. Gran parte del finanziamento
andrà alla produzione e allo stoccaggio dell'idrogeno.

Un altro possibile fattore di rallentamento alla diffusione dei mezzi a idrogeno 
sono gli ostacoli (primo fra tutti la burocrazia) frapposti alla diffusione di 
flotte di taxi a idrogeno, in particolare per l'infrastruttura delle 
stazioni di rifornimento di idrogeno che a volte può richiedere fino a due anni. 
I tempi variano notevolmente da paese a paese questo crea un enorme ritardo 
nella diffusione", ha affermato Boillot.
Nella speranza di superare questo ostacolo, la Clean Hydrogen Partnership ha 
stilato un elenco di raccomandazioni per standardizzare le procedure.
I produttori (con rare eccezioni quali Toyota, Hyundai, Stellantis e Renault) non
hanno ancora pianificato gli investimenti necessari per i modelli a idrogeno 
ma puntano invece sui veicoli elettrici in quanto più apprezzati 
dal pubblico perchè l'infrastruttura di distribuzione per l'elettrico sta 
molto più avanti sebbene non ai livelli a cui dovrebbe essere per mettersi in 
linea con gli obiettivi europei. 
Ad esempio, Renault, Peugeot, Fiat e Ford puntano a diventare completamente elettriche
entro il 2030, mentre Volkswagen prevede di convertire tutta la sua produzione in 
auto elettriche entro il 2035.
"L'offerta è particolarmente limitata", secondo Philippe Boucly, presidente 
dell'associazione France Hydrogène.
Stellantis, ad esempio, produce solo da 1.000 a 2.000 auto a idrogeno all'anno, 
ha aggiunto. Secondo Boucly, un altro ostacolo è il prezzo di acquisto molto 
elevato di tali veicoli, che ne rende difficile la commercializzazione.
"C'è una massa critica minima che i produttori devono avere per abbassare i 
prezzi (...), ed è questo che attualmente stiamo cercando di garantire", 
ha aggiunto.

10.000 taxi a idrogeno entro il 2024
Nonostante tali ostacoli, Hype prevede di avere 10.000 veicoli nella regione 
Ile-de-France entro il 2024.
L'azienda desidera inoltre implementare una rete di distribuzione dell'idrogeno 
di almeno 20 stazioni da una tonnellata al giorno e sei stazioni di capacità 
inferiore alimentate da idrogeno verde prodotto localmente. 
Le stazioni saranno aperte a tutti gli usi, anche commerciali e logistici.
L'anno 2024 non è stato scelto a caso poiché Gardies punta molto sull'effetto 
"Giochi Olimpici" di Parigi. "Gli eventi sportivi sono gli unici attorno ai 
quali riusciamo ad allineare politici e industriali", ha affermato.
Forte della visibilità dell'evento, l'amministratore delegato spera di stabilirsi 
in una quindicina di città in Francia e all'estero entro il 2025, con 40.000 
veicoli utilizzati come taxi e quasi 100 stazioni da una tonnellata/giorno. 
Anche Italia, Spagna e Portogallo fanno parte della strategia di espansione 
europea dell'azienda.
Hype non è dunque l'unico attore nel mercato dei veicoli a idrogeno leggero, ma 
è stato il primo e per questo ha avuto dunque un ruolo fondamentale anche nel 
determinare le scelte dell'UE per il periodo 2021-2027, e il conseguente sostegno
del partenariato per l'idrogeno pulito con 1 miliardo di EUR per accelerare lo 
sviluppo di applicazioni per l'idrogeno pulito, compresi i taxi, e far diventare 
il settore della mobilità, la punta di diamante della strategia europea per 
il risanamento ambientale e la lotta al cambiamento climatico. 
 
 



 

 

 

Angelo Consoli

Angelo Consoli

Related Posts

L’Europa verso “Ursula 2”: il problema della (doppia) maggioranza

L’Europa verso “Ursula 2”: il problema della (doppia) maggioranza

by Angelo Consoli
Novembre 25, 2024
0

Ursula von der Leyen ha chiesto e ottenuto la fiducia sul suo bis alla Commissione e si appresta a ottenerla...

Condoglianze alla famiglia di Fabrizia Pratesi de Ferrariis, protagonista di tante lotte ecologiste

Condoglianze alla famiglia di Fabrizia Pratesi de Ferrariis, protagonista di tante lotte ecologiste

by Staff Cetri
Ottobre 14, 2024
0

Il presidente, il consiglio direttivo e tutti i colleghi del comitato scientifico Cetri-Tires, esprimono le loro più sentite condoglianze a...

Giù le mani dalle tartarughe marine! Centri di Recupero e Greenwashing: una brutta faccenda – Fondazione Cetacea

Giù le mani dalle tartarughe marine! Centri di Recupero e Greenwashing: una brutta faccenda – Fondazione Cetacea

by Staff Cetri
Agosto 19, 2024
0

Riceviamo e pubblichiamo con grande piacere questa comunicazione della Fondazione Cetacea (10 agosto 2024): “Abbiamo sentito il dovere morale di intervenire in seguito...

Next Post
Idrogeno e rinnovabili in ripresa con il PNRR ma sempre troppo lentamente.

Idrogeno e rinnovabili in ripresa con il PNRR ma sempre troppo lentamente.

Edifici e efficienza energetica: Patrimoniale nascosta o valorizzazione del patrimonio edile?

Edifici e efficienza energetica: Patrimoniale nascosta o valorizzazione del patrimonio edile?

Case Green: finalmente se ne parla anche in Italia

Case Green: finalmente se ne parla anche in Italia

Follow Us

Recommended

L’Università IUAV di Venezia apre una finestra sulle opportunità che Dubai può offrire alle nostre imprese

L’Università IUAV di Venezia apre una finestra sulle opportunità che Dubai può offrire alle nostre imprese

10 mesi ago
EcoAvventure: 24 racconti per un futuro migliore, di Alma Luna

EcoAvventure: 24 racconti per un futuro migliore, di Alma Luna

5 mesi ago
Il nuovo Regolamento Europeo sulle batterie: le prospettive e le sfide dell’UE per contrastare il loro impatto ambientale

Il nuovo Regolamento Europeo sulle batterie: le prospettive e le sfide dell’UE per contrastare il loro impatto ambientale

1 anno ago
Un nuovo orto didattico inclusivo del progetto “MiColtivo, Orto a Scuola” all’Istituto Comprensivo Via De Andreis di Milano

Un nuovo orto didattico inclusivo del progetto “MiColtivo, Orto a Scuola” all’Istituto Comprensivo Via De Andreis di Milano

2 mesi ago

Instagram

    Go to the Customizer > JNews : Social, Like & View > Instagram Feed Setting, to connect your Instagram account.

Categories

  • Ambiente
  • Benefit
  • Business
  • Cronaca internazionale
  • Culture
  • design
  • Energia
  • Fotovoltaico
  • Idrogeno verde
  • Life Minnow
  • Lifestyle
  • National
  • News
  • Opinion
  • Politics
  • Speciale Europa
  • Sports
  • technology
  • Travel
  • trending
  • Uncategorized
  • World
Facebook Twitter Youtube RSS

We bring you the best Premium WordPress Themes that perfect for news, magazine, personal blog, etc.

Follow us on social media:

Recent News

  • IL DIRITTO DEL GREENWASHING, il nuovo importante libro dell’Avv. Giuseppe D’Ippolito, fondatore di ClimateAid
  • ONTM insieme a CoNISMa: un accordo per il comparto Mare italiano per favorire lo sviluppo di nuovi asset strategici
  • SINGLE USE PLANET, il primo video report di Paolo Monesi girato alle Isole Canarie: “Overtourism & Plastics”

Category

  • Ambiente
  • Benefit
  • Business
  • Cronaca internazionale
  • Culture
  • design
  • Energia
  • Fotovoltaico
  • Idrogeno verde
  • Life Minnow
  • Lifestyle
  • National
  • News
  • Opinion
  • Politics
  • Speciale Europa
  • Sports
  • technology
  • Travel
  • trending
  • Uncategorized
  • World

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

No Result
View All Result
  • HOME
  • COMITATO SCIENTIFICO
  • PROGETTI
  • TAVOLI TECNICI
  • AMMINISTRAZIONI LOCALI
    • Patto dei Sindaci
  • G.R.A.N.D.
    • GR.A.N.D. Academy
    • La Terza Rivoluzione Industriale
    • Master Plan di Roma
    • Master Plan Nord – Pas de Calais
    • The Third Industrial Revolution
  • DIRETTIVO
  • CERCA

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

Non tracciamo e non raccogliamo i tuoi dati per fini commerciali ma potremmo utilizzare cookie di terze parti o per fini statisticiVa bene!RifiutoPrivacy policy