In Italia, attualmente si diventa cittadini italiani solo se uno dei due genitori o entrambi sono italiani. Il cosiddetto ius sanguinis non rispecchia più il nostro Paese che, a distanza di 30 anni, è cambiato.
Un’analisi molto accurata è stata effettuata da Save The Children Cfr.
https://www.savethechildren.it/blog-notizie/ius-scholae-cosa-prevede-perche-opportunita-di-uguaglianza.
Oltre a descrivere il fenomeno in maniera approfondita, l’organizzazione offre importanti spunti di riflessione.
Il testo da poco discusso alla Camera prevede il riconoscimento della cittadinanza a chi completa un ciclo di studi in Italia. Questo ciclo di studi deve avvenire in un periodo minimo di 5 anni, al termine del quale si diventa cittadini italiani a tutti gli effetti.
Si tratta di una svolta che si vuole dare alla politica in tema di acquisizione della cittadinanza, quella anche ribattuta dal vicepresidente del Consiglio nonché ministro degli affari esteri Antonio Tajani, in foto con una bambina di 3 anni. Si chiama Blessing, e ha un sorriso contagioso: «La sua è una storia di amore a lieto fine», racconta su X Antonio Tajani, il vicepremier e ministro degli Esteri, che ha preso in braccio la piccola al Meeting di Comunione e Liberazione 2024 a Rimini. «Non era lì per fare pubblicità a nessuno, sono stati i genitori adottivi a portarmela per ringraziarmi di persona». La storia di Blessing infatti parte da lontano: da un orfanotrofio dello Zambia, dove viveva in condizioni precarie (immagine scattata lo scorso 23 agosto).
Una politica per tanto tempo intrappolata nei colori, nei palazzi, nei giochi di potere che si è per troppo tempo disinteressata dei problemi sociali. Oltre ad avere ingiustamente estromesso il senso religioso, in quanto focalizzata solo e soltanto sul consenso e sull’interesse di pochi, anzi pochissimi.
E ora che una persona di destra, importante, mostra un’apertura nei confronti di queste persone che vedono il loro diritto leso, l’astio di alcuni politici restii al cambiamento cresce. Come si può rimanere impassibili dinanzi a ciò che sta succedendo in Italia e nel mondo?
Il riferimento è ai migliaia dei migranti che attraversano i nostri mari, tra cui anche bambini, in cerca di una vita migliore e a chi per un motivo o per un altro, scappa dalla guerra o dalla fame in cerca di aiuto, di condizioni di vita migliori. Alcuni di questi, iniziano un percorso di studi e si stabilizzano in Italia.
Queste persone concluso il ciclo di studi, dovrebbero avere il diritto di essere cittadini italiani. Lo Stato non può voltargli le spalle e non è una questione solo garantista, costituzionale ma anche umana.
Ctanzaro, 29 agosto 2024
Dott. Paolo Marraffa – Divulgatore scientifico – Email: paolomarraffa23@gmail.com