Lo certifica – per il sesto anno consecutivo – la nuova edizione del Times Higher Education Impact Rankings, la classifica che monitora l’impatto degli atenei sul tessuto sociale utilizzando i parametri indicati nell’Agenda 2030 dell’ONU.
Rinnoviamo i complimenti da parte di tutto il nostro consiglio direttivo e comitato scientifico. In foto di copertina il Rettore Giovanni Molari con il nostro coordinatore generale Antonio Rancati (già segretario generale della onlus Plastic Free dal marzo 2020 al marzo 2024) e Lorenzo Zitignani, direttore generale di Plastic Free Odv Onlus.
Per il sesto anno consecutivo l’Università di Bologna è al primo posto in Italia nel Times Higher Education Impact Rankings, la classifica che valuta le azioni e il contributo degli atenei di tutto il mondo per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile tracciati dall’ONU.
La nuova edizione del ranking include 2.031 università, 406 in più rispetto all’anno scorso: un forte aumento che contribuisce ad accrescere il prestigio della classifica. A livello mondiale l’Alma Mater si posiziona al 67esimo posto ed è l’unico ateneo italiano nella top 100.
Per ogni università partecipante, la classifica prende in considerazione le azioni intraprese e le risorse investite nel dare risposta agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) proposti nell’Agenda 2030 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Guardando al dettaglio dei singoli indicatori, l’Università di Bologna è tra i migliori 100 atenei al mondo per le azioni messe in campo su cinque obiettivi. A partire dal 19esimo posto a livello mondiale per Imprese, innovazione e infrastrutture (SDG 9), che punta alla promozione di uno sviluppo industriale inclusivo e sostenibile e a sostenere l’innovazione. C’è poi il 46esimo posto per Istruzione di qualità (SDG 4), l’obiettivo che misura la capacità di offrire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.
Da segnalare anche il 55esimo posto al mondo per Eguaglianza di genere (SDG 5), l’obiettivo che valuta l’attenzione alle politiche pensate per superare le disuguaglianze di genere, il 73esimo posto su Agire per il clima (SDG 13), legato alle azioni per contrastare il cambiamento climatico, e il 74esimo posto per l’obiettivo Ridurre le disuguaglianze (SDG 10), che misura le azioni legate al miglioramento delle condizioni lavorative e alla redistribuzione delle risorse.
“Lo sviluppo della società e la costruzione di un futuro migliore devono essere al centro dell’azione delle università, ed è per questo che tra le tante classifiche che ci premiano a livello nazionale e internazionale questa ci dà una soddisfazione particolare”, dichiara il Rettore Giovanni Molari. “Vedere l’Università di Bologna come unico ateneo italiano tra i primi cento al mondo mostra con chiarezza il forte impegno diffuso della nostra grande comunità su temi per noi fondamentali come la formazione inclusiva, la sostenibilità ambientale, la promozione dei diritti umani, la riduzione delle disuguaglianze”.
Fonte Ufficio Stampa – Università di Bologna – 12 giugno 2024